La FIMP su esami pre-vaccinali e test anticorpali

A proposito di richieste di esami diagnostici pre-vaccinali e titoli anticorpali, i pediatri decidono una linea comune.

I pediatri di libera scelta stanno ricevendo in questi giorni “richieste di prescrizioni di esami per la ricerca dei titoli anticorpali delle principali malattie prevenibili con vaccini e/o di richiesta di esecuzione di esami diagnostici pre-vaccinali” con intestazione AURET (Autismo Ricerca e Terapia), firmate da avvocati dell’area no-vax. Oltre a ledere la professionalità dei pediatri, la questione pone problemi di carattere pratico. La FIMP ha cercato di dare risposte concrete fornendo una linea di condotta condivisa di fronte alle richieste avanzate dai no-vax, riportate in una nota che è stata inviata a tutti gli iscritti.

La Federazione ha rimarcato che, come previsto dalla Circolare 16 agosto 2017, l’analisi sierologica dev’essere prescritta solo nei casi in cui sia strettamente necessaria (non è prevista gratuità per tali test) e non sono richiesti esami diagnostici prima di sottoporre i bambini a vaccinazione. Questi, peraltro, sono stati giudicati inutili anche dal Board del Calendario per la Vita SITI-FIMP-FIMMG-SIP.

I pediatri, quindi, sottolineano che il medico non ha obbligo di accondiscendenza nei confronti delle richieste degli assistiti e, se dovessero configurarsi le condizioni di una “intimazione”, può recusare il paziente per “turbativa del rapporto di fiducia”, evenienza che gli stessi pediatri auspicano di applicare solo in casi eccezionali.

Allegati disponibili
Condividi questa pagina: