Il decreto vaccini è legge: ora al lavoro per aumentare le coperture vaccinali

Con 296 voti favorevoli la Camera ha approvato gli emendamenti del Senato e il decreto legge 73/2017 è stato convertito in legge.

Il giorno 28 luglio la Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto vaccini con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti. Numerose le novità previste dal provvedimento che sono state riassunte dal Ministero della Salute in un’efficace guida.

I vaccini obbligatori sono 10:

  1. anti-poliomielite
  2. anti-difterite
  3. anti-tetano
  4. anti-pertosse
  5. anti-epatite B
  6. anti-Haemophilus influenzae b
  7. anti-morbillo
  8. anti-rosolia
  9. anti-parotite
  10. anti-varicella

Per le ultime quattro vaccinazioni (MPRV), sulla base dei dati epidemiologici, l’obbligatorietà potrebbe cessare nell’arco di 3 anni.

Alle vaccinazioni obbligatorie si aggiungono 4 vaccinazioni offerte gratuitamente:

  1. anti-meningococco C
  2. anti-meningococco B
  3. anti-pneumococco
  4. anti-rotavirus

Sono previste delle sanzioni pecuniarie (da 100 euro a 500 euro) per i genitori che rifiutano di vaccinare i propri figli.

L’obbligatorietà vaccinale diventa un requisito per l’accesso agli asili nido e alle scuole dell’infanzia (bambini fra 0 e 6 anni). I bambini, anche se non vaccinati, possono invece accedere alle scuole dell’obbligo. Sono previste delle misure transitorie per l’anno scolastico 2017-2018. Entro il 10 settembre 2017 (per i nidi e la scuola dell’infanzia) ed entro il 31 ottobre (per le scuole dell’obbligo) per dimostrare l’avvenuta vaccinazione del minore bisogna presentare la relativa documentazione (certificato vaccinale) o procedere ad autocertificazione. Coloro che autocertificano l’avvenuta vaccinazione devono presentare la documentazione entro il 10 marzo 2018. Per tutti gli altri casi (omissione, differimento della vaccinazione, immunizzazione da malattia) la documentazione dev’essere presentata entro le date previste (10 settembre e 31ottobre a seconda del grado scolastico).

I dirigenti scolastici sono tenuti a segnalare i soggetti non vaccinati alle ASL le quali attiveranno specifiche procedure.

Dal 2019-2020, invece, lo stato vaccinale del bambino sarà verificato direttamente dagli istituti scolastici che dialogheranno con le ASL.

Nella formazione delle classi i dirigenti scolastici dovranno inserire i minori non vaccinabili per ragioni mediche in classi di soggetti immunizzati.

La legge prevede anche l’attivazione dell’anagrafe vaccinale, la prenotazione dei vaccini tramite farmacia, campagne di comunicazione e informazione istituzionale ed anche iniziative di formazione e di educazione sanitarie in tema di prevenzione vaccinale.

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